Nasce La Romagna nei campi, il giornale di APIMAI
E’ in spedizione il primo numero di La Romagna nei campi, la rivista di APIMAI Ravenna. Scopriamo i dettagli.
Apimai Ravenna è una delle prime associazioni di agromeccanici e agricoltori d’Italia per servizi offerti alle imprese. A questi si aggiunge ora una rivista tutta sua, La Romagna nei campi.
Con il periodico, a cadenza mensile, l’associazione ravennate non solo intende far conoscere meglio i servizi tecnici e fiscali offerti ai propri soci; l’obiettivo vero è fare massa critica con gli agromeccanici della Romagna e costituire economie di rete finalizzate a minimizzare i costi e facilitare la crescita professionale del comparto, insieme al rinnovo delle tecnologie. Per questo la rivista raggiungerà anche le imprese di Cesena e Forlì, in accordo con la locale associazione Unima, aderente anch’essa a Uncai a livello nazionale.
“Partiamo con appena quattro pagine, ma contiamo presto di aumentare la foliazione proponendo interviste, approfondimenti nel settore della meccanizzazione agricola, dei mezzi tecnici oltre che tutte le informazioni pratiche per non mancare le scadenze importanti, dai bandi regionali, ai psr, ai nostri corsi di formazione”, spiega il direttore di Apimai Ravenna Roberto Scozzoli.
Nella realizzazione del progetto sono stati coinvolti Uncai e l’intero staff Apimai, in modo da far conoscere a tutti gli utenti le strategie sindacali locali e nazionali, i propri servizi oltre che le novità del settore. “Lo scorso anno Apimai ha ottenuto più di 1500 permessi di circolazione per i soci, ha portato a termine centinaia di pratiche per il carburante agricolo e per la Pac, ha analizzato i bilanci delle aziende. Inoltre organizziamo regolarmente corsi sull’agricoltura di precisione e digitale, sulla sicurezza, per il conseguimento del patentino fitosanitario e per la guida dei trattori. Infine svolgiamo consulenze agronomiche e negli acquisti di attrezzature. Poiché i servizi sono numerosi, è facile che alcuni di essi vengano dimenticati dai soci. Il mensile nasce per ricordare sempre il supporto che siamo in grado di fornire, ma soprattutto in preparazione di un anno, il 2020, molto importante per Apimai, Uncai e, in generale, per il contoterzismo in Italia”, conclude Scozzoli.





























Nel ribadire la necessità di un salto in avanti tecnologico dell’agricoltura, il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha evidenziato come “all’evoluzione del settore fa da contraltare una dilagante ignoranza degli attori politici. Si parla di innovazione senza dare agli imprenditori la reale possibilità di avvantaggiarsene. Occorrono ministri che sappiano parlare di agricoltura come lo furono Giovanni Marcora e Paolo De Castro. UNCAI lavora da quattro anni con Confagricoltura anche per questo, perché il ministero dell’agricoltura non sia considerato e percepito come un dicastero minore”.
Al termine dell’incontro è intervenuto Clevio Demicheli, vicepresidente UNCAI e presidente dei contoterzisti di Cremona: “Sempre più aziende agricole riconoscono nel contoterzismo l’unica possibilità per mettere in campo le innovazioni dell’agricoltura di precisione. Più difficile è convincere la politica. Dopo lunghe discussioni, il ministero delle politiche agricole ha riconosciuto la centralità degli agromeccanici. Sono seguiti gli iper ammortamenti del MiSe. Una grande opportunità resa zoppa dai tecnocrati e dall’incapacità di tradurre idee e progetti in regole chiare e accessibili”.
“Il sito internet – ha detto il direttore Roberto Scozzoli – è una vetrina dell’agricoltura italiana e del territorio. Permette di vendere e acquistare attrezzature, sementi certificate, concimi e mezzi tecnici e di conoscere i servizi dell’associazione, dalle immatricolazioni ai permessi di circolazione, dalla richiesta di gasolio agevolato, alla Pac, ai bandi regionali”.