TARIFFARIO CONSIGLIATO

Quaderno di Campagna Ravenna

I rincari generalizzati impongono di rivedere i prezzi minimi consigliati per i servzi resi da applicare ai clienti.

Riportiamo, a titolo puramente esemplificativo, i rincari che hanno avuto i principali prodotti di acquisto da parte degli agromeccanici: il prezzo medio del gasolio ha subito un +52% rispetto all’anno scorso mentre l’additivo AdBlue è aumentato del +400% e il prezzo dei pneumatici ha avuto subito un + 57%.

Osserviamo inoltre che vi è un forte aumento del costo del denaro con inflazione che corre a un + 11% su base annua. Questo rende ancora più gravoso l’accesso al credito alle imprese agromeccaniche, servizi da saldare per la maggior parte dei casi a 30 o a 60 gg e, in contropartita, il conteggio dei servizi svolti alle imprese agricole da farsi a fine anno con una discrasia di valute di oltre 6 mesi.

Pertanto le aziende agromeccaniche saranno costrette a rivedere al rialzo le proprie tariffe con rincari dal 10 al 35% a seconda dei consumi delle materie. Il prezzo del gasolio agricolo ha una incidenza sui costi di produzione che va dal 7 al 12% nelle lavorazioni leggere e arriva fino al 30-35% in quelle più pesanti. Quando andiamo a considerare attività particolari, come l’essiccazione, l’incidenza sale al 45%.

In questi ultimi giorni il prezzo del gasolio agricolo è tornato a scendere, ma rimane comunque a livelli impensabili fino a qualche anno fa.

Per eventuali dubbi o perplessità contattare gli uffici Apimai Ravenna.

CIRCOLARE TARIFFARIO 2022

PNEUMATICI: CONVENZIONE CON MICHELIN

Nei giorni scorsi è stato siglato a livello nazionale un importante accordo con la nota azienda di pneumatici Michelin.
L’accordo prevede uno sconto sull’acquisto degli pneumatici. L’acquisto può essere effettuato presso qualsiasi
rivenditore. Dopo aver fatto l’acquisto dovrà essere caricata la fattura sul sito https://myportal.michelingroup.com/
nell’apposita sezione “INSIEME SIAMO PIU’ FORTI” consorzi. Una volta verificate le fatture da parte di Michelin, i
consorziati riceveranno sul proprio c/c il benefit.

L’offerta è valida fino al 31 dicembre 2022.

Gelate primaverili: domande di risarcimento

Contributi per i danni causati dalle gelate aprile 2021: presentazione domande dal 30 agosto. Fino al 14 ottobre sarà possibile presentare le domande per i contributi in conto capitale

Sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale di riconoscimento dell’evento calamitoso Gelate aprile 2021La Regione Emilia Romagna ha annunciato che la data di pubblicazione è prevista intorno al 30 agosto con conseguente presentazione delle domande dalle ore 16.00 del 30 Agosto alle ore 24 del 14 ottobre 2021.

I requisiti necessari per accedere ai risarcimenti per le gelate sono:

  • aver subito danno alle seguenti colture: actinidia, albicocco, asparago, ciliegio, melo, pesche nettarine, pere, susine, vite da vino e produzioni apistiche;

  • non aver assicurato queste colture per l’avversità Gelo/Brina nel periodo indicato;

  • aver subito danni a causa delle gelate superiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile aziendale del 2021 rispetto la PLV ordinaria del triennio precedente;

  • iscrizione al registro delle imprese;

  • iscrizione all’anagrafe regionale;

  • posizione contributiva regolare.

La perdita di reddito causata dalle gelate primaverili (che deve essere almeno del 30%) a livello di singoli beneficiari, è calcolata sottraendo:

A) il risultato ottenuto moltiplicando i quantitativi di prodotti agricoli ottenuti nell’anno in cui si è verificata l’avversità assimilabile a una calamità naturale (anno 2021) per il prezzo medio di vendita ricavato nello stesso anno,

da

B) il risultato ottenuto moltiplicando i quantitativi ottenuti nei tre anni precedenti l’anno dell’avversità (2021) o da una media triennale basata sui cinque anni precedenti, escludendo il valore più basso e quello pi ù elevato, per il prezzo medio di vendita ottenuto nel periodo considerato.Pertanto, ai fini del calcolo della soglia per l’accesso alle provvidenze si deve tenere conto della effettiva perdita di reddito aziendale, ottenuta dalla differenza (tra B e A).

In caso di danni alle sole produzioni vegetali, sono escluse dal calcolo dell’incidenza di danno sulla produzione lorda vendibile le produzioni zootecniche. Nel caso di aziende apistiche il calcolo dell’incidenza di danno sulla produzione lorda vendibile aziendale, dovrà includere anche le altre eventuali produzioni (vegetali e zootecniche).

I contributi richiesti sono ridotti del 50%, salvo quando sono accordati a beneficiari che abbiano stipulato una polizza assicurativa a copertura di almeno il 50% della loro produzione media annua o, qualora inferiore, quella residua in campo a seguito dell’evento o del reddito ricavato dalla produzione e dei rischi climatici statisticamente più frequenti nella regione di cui trattasi per cui è prevista una copertura assicurativa.

Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma regionale :
https://agreagestione.regione.emilia-romagna.it/siag
E’ possibile, inoltre, scaricare il manuale per la presentazione delle domande.
Per informazioni o richieste scrivere all’email: segreteria@apimai-ra.it

Elenco dei Comuni delimitati per le seguenti produzioni vegetali: actinidia, albicocco, asparago, ciliegio, melo, pesche, pesche nettarine, pere, susine, vite per uva da vino

I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

Alfonsine – Bagnacavallo – Bagnara Di Romagna – Brisighella – Casola Valsenio – Castel Bolognese – Cervia – Conselice – Cotignola – Faenza – Fusignano – Lugo – Massa Lombarda – Ravenna – Riolo Terme – Russi – Sant’Agata sul Santerno – Solarolo

I COMUNI DELLA PROVINCIA DI FORLI’-CESENA

Bertinoro – Castrocaro Terme E Terra Del Sole – Cesena – Cesenatico – Civitella Di Romagna – Dovadola – Forlì – Forlimpopoli – Galeata – Gambettola – Gatteo – Longiano – Meldola – Mercato Saraceno – Modigliana – Montiano – Predappio – Premilcuore – Rocca San Casciano – Roncofreddo – Sarsina – Savignano Sul Rubicone – Tredozio – Bagno di Romagna – Borghi – Portico e San Benedetto – San Mauro Pascoli – Santa Sofia -Sogliano al Rubicone – Verghereto

I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RIMINI

Pennabilli – Poggio Torriana – San Giovanni In Marignano – Santarcangelo Di Romagna – Verucchio – Rimini – San Clemente

CONTRIBUTO DEL DECRETO SOSTEGNI

Il decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021 (cosiddetto decreto “Sostegni”) ha introdotto un nuovo contributo a fondo perduto destinato a sostenere le attività economiche danneggiate dall’emergenza da Coronavirus. Il contributo viene riconosciuto ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione del fatturato medio mensile verificatasi durante l’intero anno 2020 rispetto all’anno 2019.

L’istanza deve essere presentata, da parte del contribuente o di un intermediario, solo in modalità telematica attraverso un software oppure un’apposita procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Il modello dell’istanza e le istruzioni di compilazione sono consultabili e scaricabili nell’area tematica dedicata ai contributi a fondo perduto presente nel sito internet dell’Agenzia delle entrate.

SCARICA IL VADEMECUM DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Chiesto l’albo all’assessore Mammi

L’assessore Mammi incontra gli agromeccanici

Roberto Fantoni, presidente di Apimai Servizi, e Roberto Scozzoli, direttore tecnico Uncai e dei contoterzisti romagnoli: ”Fatto passo in avanti verso un albo regionale degli agromeccanici”

BOLOGNA, 25 gennaio 2021Primo incontro tra assessorato all’agricoltura dell’Emilia Romagna e agromeccanici. È avvenuto il 21 gennaio, su piattaforma digitale. Da una parte l’assessore Alessio Mammi, il direttore generale Valtiero Mazzotti e la dirigente Valeria Montanari; dall’altra il presidente di Apimai Servizi Roberto Fantoni e il direttore di Apimai Ravenna, nonché direttore tecnico Uncai, Roberto Scozzoli.

Parole importanti sono state spese dall’assessore Mammi per il ruolo e il contributo dei terzisti nella diffusione di pratiche agricole moderne e rispettose dell’ambiente. “In questa fase, agli imprenditori agromeccanici servono soprattutto ascolto e una visione – ha detto Fantoni -, espressi dalla richiesta di un Albo regionale di categoria”. “Attraverso l’Albo, Regione e Contoterzisti sottoscriverebbero un impegno bidirezionale. La professionalità, la sicurezza e l’impegno finanziario scaricati in campo dagli agromeccanici verrebbero riconosciuti dalla Regione attraverso contributi all’acquisto di mezzi agromeccanici e per la formazione”, ha illustrato Scozzoli che ha aggiunto come occorra, prima di tutto, inserire le imprese che svolgono le attività agromeccaniche “con caratteristiche di prevalenza economica” nel Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, in corso di revisione, promuovendo la qualificazione della loro professionalità. “L’istituzione dell’albo delle imprese agromeccaniche presso la Giunta regionale sarebbe la diretta conseguenza di tale atto legislativo. Inoltre impegnerebbe gli imprenditori a non transigere su sicurezza sul lavoro, polizze assicurative, completezza del fascicolo aziendale. Oltre che sulla serietà nel rapporto con gli agricoltori e con i colleghi. Per contro, la Regione, non lascerebbe più indietro dei professionisti essenziali a una agricoltura competitiva e sana, che punti a produrre di più con meno diserbanti, meno carburante, meno acqua e meno infortuni sul lavoro”, ha proseguito Scozzoli. In conclusione Fantoni ha sottolineato come l’incontro abbia fatto segnare “un significativo passo in avanti verso l’albo degli agromeccanici dell’Emilia-Romagna e, un domani, di tutta Italia”.

 Revisioni veicoli. Tabella delle scadenze

Revisioni veicoli. Tabella riepilogativa delle principali scadenze, dovute alle proroghe per emergenza Covid-19 – PRECISAZIONI DEL MINISTERO DELL’INTERNO – Info n. 456 del 02/12/2020

Il Ministero dell’Interno con Circolare n. 300/A/8971/20/101/3/3/9 del 24/11/2020 ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle scadenze delle revisioni dei veicoli.

Con riferimento alle proroghe che riguardano le revisioni, il ministero dell’Interno ha fatto chiarezza, tenendo conto che le normative in vigore sono due, una nazionale (Decreto Legge numero 18 del 17 marzo 2020) e una comunitaria (Regolamento UE 2020/698 del 25 maggio 2020).

Nel primo caso, il comma 4 dell’articolo 92 stabilisce che:

  • i veicoli la cui revisione scade entro il 31 luglio 2020 (non è stata fissata una data iniziale) possono circolare fino al 31 ottobre 2020;
  • i veicoli la cui revisione scade nel periodo compreso tra il 1° agosto 2020 ed il 30 settembre 2020, possono circolare fino al 31 dicembre 2020;
  • i veicoli la cui revisione scade nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020 possono circolare fino al 28 febbraio 2021.

La proroga riguarda tutte le categorie di veicoli e trova applicazione solo sul territorio nazionale.

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In ambito internazionale, il Regolamento UE 2020/698 del 25 maggio 2020 stabilisce che i veicoli la cui revisione scade nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2020 e il 31 agosto 2020 possono circolare fino ai sette mesi successivi alla scadenza. La proroga è valida solo per i veicoli della categoria M, N, O3, O4, T5, (con esclusione di quelli appartenenti alla categoria L, O1, O2), e trova applicazione su tutto il territorio dell’Unione Europea.

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Veicoli della categoria N03, 04: (veicoli a motore per il trasporto merci; rimorchi con massa superiore a 3,5t ma non superiore a 10 t; rimorchi con massa superiore a 10 t)

Vedi classificazione veicoli in base all’art. 47 del codice delle strada al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Classificazione_dei_veicoli

⇒ LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO

TABELLA RIEPILOGATIVA

CIRCOLAZIONE STRADALE: Limiti di massa

Nello scorso mese di agosto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti aveva emanato la circolare n. 22192 nella quale venivano chiariti i limiti di massa dei veicoli Mother Regulation. Poiché la circolare conteneva alcune inesattezze e non chiare indicazioni, grazie al nostro intervento unitamente ad Unacoma, la sua applicabilità era stata rinviata. Ora la nuova circolare n. 31802 mette luce su alcuni punti importanti.

Innanzitutto viene chiarito definitivamente che i limiti di massa per i veicoli Mother Regulation non sono più quelli indicati dall’art. 104 del codice delle strada ma quelli indicati sulle carte di circolazione, in attesa che venga aggiornato il codice della strada. Pertanto vengono confermati per le trattrici agricole a 2 e 3 assi i limiti rispettivamente di 18t e 24t, mentre quelle a 4 o più assi possono raggiungere le 32t mentre i veicoli rimorchiati a 4 assi, se a timone rigido, possono raggiungere le 44t considerando anche la massa trasmessa alla trattrice tramite gli organi di attacco meccanico.

Considerato però che nessun limite è posto dall’attuale codice della strada al complesso (treno) dei veicoli è stato deciso di limitare a 44 tonnellate il suo limite massimo (trattore + rimorchio).

Oltre tale misura è necessario richiedere l’autorizzazione alla circolazione.
Quest’ultimo obbligo sarà indicato sulle nuove carte di circolazione.
I mezzi già immatricolati non necessitano di aggiornamento della carta di circolazione ma dovranno anche loro attenersi all’obbligo dopo il 31 dicembre 2020.

Purtroppo però l’obbligo di dotarsi di autorizzazione alla circolazione implica anche il pagamento dell’indennizzo di usura strade che, considerata l’attuale tabella per mezzi atti al carico, raggiunge per 1 anno la cifra di € 2.500/2.700.

In merito a questi ultimi aspetti, decorrenza ed usura strade, si sta cercando di
ottenere proroghe e limitazioni.

CIRCOLARE MASSE

ALLEGATO TABELLA MASSE MASSIME RIMORCHIABILI

Danni da gelo del 23-24 marzo

Gelate dellle notti del 23 e del 24 marzo – modalità semplificata per segnalare i danni causati da avversità atmosferiche o calamità da parte di aziende agricole in Emilia Romagna

DaL 23 marzo 2020 è attiva una specifica piattaforma che permette agli imprenditori agricoli la segnalazione dei danni subiti da calamità e avversità (sotto indicati) evitando così di inviare email o pec.

I danni che possono essere segnalati sono:

le “calamità naturali”: i terremoti, le valanghe, le frane e le inondazioni, le trombe d’aria, gli uragani, le eruzioni vulcaniche e gli incendi boschivi di origine naturale;

le “avversità atmosferiche assimilabili a una calamità naturale”: condizioni atmosferiche avverse quali gelo, tempeste e grandine, ghiaccio, forti piogge o grave siccità che distruggano più del 30 % della produzione media annua di un agricoltore calcolata sulla base:  dei tre anni precedenti o  di una media triennale basata sul quinquennio precedente, escludendo il valore più basso e quello più elevato. In questo caso l’avversità non deve rientrare in quelle assicurabili dal Piano Gestione dei Rischi in agricoltura.

Per quanto riguarda le strutture abitative agricole, la comunicazione va inviata anche al Comune competente per territorio.

La segnalazione non da diritto a nessun contributo immediato, ma permette all’Amministrazione Regionale di procedere alla eventuale richiesta dello stato di emergenza e/o alla delimitazione prevista dal Fondo di Solidarietà Nazionale

Link procedura semplificata: https://questionari.regione.emilia-romagna.it/833716

Fonte http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-imprese/avvisi/2019/segnalazione-danni-avversita

Prestiti meno cari per le imprese

Dalla Regione 3,4 milioni per ridurre il peso degli interessi. Fino a 1,6 punti in meno rispetto ai tassi di mercato. Lo stanziamento in due tranche. Domande fino al 30 aprile

Prestiti bancari meno cari per le imprese agricole emiliano-romagnole grazie al sostegno finanziario della Regione. Lo prevede un bando approvato dalla Giunta di Viale Aldo Moro che mette a disposizione un “tesoretto” di 3,4 milioni di euro per la concessione di contributi in conto interessi per alleggerire il costo dei finanziamenti a breve e a medio termine concessi dagli istituti di credito per far fronte alle spese varie legate all’ordinaria gestione aziendale (acquisto di concimi, sementi, carburanti, affitto terreni, ecc.) fino alla vendita dei prodotti. Una significativa iniezione di risorse che, in base ad una prima stima, consentiranno di attivare un volume complessivo di investimenti pari a circa 220 milioni di euro, indirizzata alle imprese agricole con particolare riferimento a quelle che nel biennio 2018-2019 hanno beneficiato di contributi per danni da calamità e/o aziende ortofrutticole con superficie minima di 2 ettari, oltre a quelle condotte da giovani con meno di 41 anni di età o situate in zone svantaggiate (come ad esempio quelle montane).

La dotazione finanziaria del bando – che si avvale dell’intermediazione degli Agrifidi, gli organismi che assistono le imprese agricole nei rapporti con il sistema bancario – è articolata in due tranche: la prima, di importo pari a 1 milione di euro, è destinata al concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti a breve (fino a 12 mesi); la seconda e più sostanziosa tranche di 2,4 milioni di euro sarà invece utilizzata per l’erogazione dei contributi sui prestiti a più lunga scadenza (da 12 fino a 36 mesi) fino ad massimo di 800 mila euro per ciascun anno del triennio 2020-2022.

Le domande di contributo vanno presentate entro il 30 aprile 2020 all’Agrifidi di appartenenza e all’istituto bancario prescelto utilizzando l’apposita modulistica allegata alla delibera di approvazione del bando. La ripartizione tra gli organismi di garanzia del plafond di risorse a disposizione sarà effettuata in base all’ammontare delle richieste pervenute agli stessi Agrifidi.

Importo dei prestiti e riduzione dei tassi di interesse

L’importo dei prestiti varia da un minimo di 6 mila ad un massimo di 150 mila euro per azienda nel caso del credito a breve termine e da 12 mila a 500 mila euro per il credito a medio termine. L’ammontare dei finanziamenti richiesti da ciascuna azienda è invece calcolato in base a determinati parametri aggiornati annualmente che fanno riferimento al tipo di coltivazione o al numero dei capi allevati in azienda.

L’abbattimento del tasso di interesse reso possibile dal contributo regionale varia a seconda della tipologia del finanziamento bancario e dell’identikit delle imprese agricole. Per i prestiti a breve si va da un minino di 1,30 punti percentuali in meno rispetto ai tassi ordinari di mercato per la generalità delle aziende fino ad un massimo di 1,50 punti per le imprese guidate da giovani under 41 e quelle situate in zone svantaggiate. Taglio dei tassi fisso di 1,60 punti per i prestiti da 12 a 36 mesi di durata.

L’istruttoria delle domande effettuata dagli Agrifidi

L’istruttoria delle domande è affidata agli stessi Agrifidi, che dovranno approvare le graduatorie finali entro il 31 maggio prossimo. Per stabilire l’ordine di ammissibilità delle richieste nel caso dei prestiti di breve durata saranno applicati nell’ordine i seguenti criteri di priorità: imprese che nel biennio 2018-2019 hanno beneficiato di contributi per danni da calamità e/o aziende ortofrutticole con superficie minima di 2 ettari; imprese condotte da giovani o situate in zone svantaggiate.

Invece nel caso del credito a medio termine l’ordine di precedenza è determinato dal punteggio complessivo calcolato dalla somma dei seguenti parametri: aziende ortofrutticole con superficie minima di 2 ettari (5 punti); imprese che hanno beneficiato nel biennio 2018-2019 di contributi per danni da calamità (4); imprese giovanili (2) o ricadenti in zone svantaggiate (1). Nessun punto negli altri casi. A parità di punteggio viene data la precedenza all’ordine di presentazione delle domande.

I requisiti per ottenere gli aiuti

Per candidarsi ad ottenere i contributi le imprese devono esercitare in forma prevalente l’attività agricola, essere iscritte all’apposita sezione della Camera di commercio e all’Anagrafe regionale delle aziende agricole. Inoltre devono presentare un bilancio o conto economico in equilibrio e essere in regola con i versamenti contributivi, previdenziali e assistenziali. Gli aiuti saranno concessi con la formula de minimis, cioè con un tetto di 20 mila euro nell’arco dell’ultimo triennio per ogni singola azienda.