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DECRETO RISTORI BIS: ULTERIORI MISURE AGRICOLE

Con uno stanziamento di 340 milioni di euro nel cosiddetto Decreto Ristori bis, il governo ha garantito l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali anche per il mese di dicembre alle imprese delle filiere agricole, comprese quelle che producono vino e birra.
In particolare nel decreto si trovano le seguenti misure di interesse agricolo:
 
Ampliamento contributi a fondo perduto
(Art.1)  Il Decreto legge Ristori bis (DL 149-2020) si sviluppa come un appendice del decreto Ristori Uno,  vale a dire il dl 137-2020, prevedendo un ampliamento del raggio dei contributi  a fondo perduto ed un incremento differenziato degli stessi per le attività chiuse in seguito al DPCM del 3 novembre, che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene ogni Regione. Nel testo, in vigore dal 9 novembre, anche l’elenco aggiornato dei codici Ateco delle imprese ammesse ai contributi.
Inoltre il decreto Ristori bis prevede una serie di misure fiscali:
(Art.5) la cancellazione della seconda rata IMU per le imprese che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto nelle zone di massima allerta;
 (Art. 6) rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa.
(Art. 7) la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre;
(Art. 11) la sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre nelle zone gialle, e per i mesi di novembre e dicembre per le zone arancioni e rosse;
e poi:
Estensione esonero contributivo
(Art. 21) Il Decreto legge  Ristori bis estende al mese di dicembre l’esonero contributivo a favore di agricoltura, pesca e acquacoltura previsto dal DL 137-2020.
Quasi 340 milioni, di cui 112,2 milioni per il 2020 e 226,8 milioni per il 2021, sono destinati alla proroga dell’esonero contributivo per le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra, previsto dal primo decreto Ristori per il solo mese di novembre.
L’esonero sarà quindi riconosciuto, nei limiti della contribuzione dovuta al netto di altre agevolazioni o riduzioni delle aliquote di finanziamento della previdenza obbligatoria, anche per la mensilità di dicembre 2020. L’agevolazione spetta anche agli imprenditori agricoli professionali e a coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
Ampliamento del novero dei soggetti della quarta gamma interessati dall’articolo 58bis del “Decreto agosto”
(Art.22) Il dl 149-2020 va poi a modificare l’articolo 58-bis del decreto Agosto che stanziava 20 milioni di euro per gli operatori del settore della quarta gamma, cioè il mercato dei prodotti ortofrutticoli lavati, confezionati e pronti al consumo.
Nella nuova versione contenuta nel dl Ristori bis, il sostegno è esteso anche alla prima gamma evoluta, cioè i prodotti freschi confezionati che devono essere lavati prima del consumo.
Il contributo è destinato alle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli riconosciute ed alle loro associazioni per far fronte alla riduzione del valore della produzione commercializzata verificatasi a seguito dell’emergenza Covid-19.
In particolare il sostegno è concesso, sempre nel limite complessivo di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2020, per la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti ortofrutticoli destinati alla quarta gamma ed alla prima gamma evoluta, sulla base delle informazioni disponibili nel fascicolo aziendale e nel registro dei trattamenti.
L’importo del contributo è pari alla differenza tra l’ammontare del fatturato del periodo da marzo a luglio 2019 e l’ammontare del fatturato dello stesso periodo dell’anno 2020 ed è ripartito dalle organizzazioni ed associazioni beneficiarie tra i soci produttori in ragione della riduzione di prodotto conferito. In caso di superamento del limite complessivo di spesa, l’importo dell’aiuto è ridotto proporzionalmente tra i soggetti beneficiari.
Un decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del dl Ristori bis sentite le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, definirà i criteri e le modalità di attuazione della misura.
Per un maggior approfondimento si allega il testo del decreto