Il Resto del Carlino intervista Gabriele Carapia

“Produzioni in calo, colpa delle piogge”

Minori quantità di frumento, frutta e colture orticole. Anche i prezzi ne risentono. Intervista a Gabriele Carapia su il Resto del Carlino del 23 settembre 2019

In attesa che la vendemmia entri a pieno regime in questo periodo dell’anno è possibile delineare, per la Bassa Romagna, un primo bilancio dell’annata agricola. Se nel 2018 di questi tempi si parlava di una stagione caratterizzata da luci e ombre con alcuni settori in cui l’andamento dei prezzi si era rivelato discreto, quest’anno lo scenario non appare dei più entusiasmanti. Come spiega l’imprenditore agricolo di Lavezzola Gabriele Carapia, che è anche contoterzista ed ha ricoperto fino a qualche anno fa la carica di presidente di Apimai: “partendo dai cereali e in particolare dal grano sia tenero che duro, assistiamo a un calo della produzione che si attesta attorno al 30%. Non bastasse questo, dobbiamo fare nello stesso tempo i conti con un calo del prezzo”.

Qualche cifra?

“Lo scorso anno mediamente si producevano dai 65 ai 70 quintali a ettaro, mente quest’anno la produzione si attesta attorno ai 50-60 quintali. A livello invece di prezzo di conferimento, siamo al di sotto dei 20 euro al quintale, a fronte ad esempio degli oltre 30 euro di 2-3 anni fa”.

E il mais?

“Stiamo effettuando proprio i questi giorni la sua trebbiatura ed anche in questo caso, come del resto si sta registrando con il sorgo, la produzione è in calo mediamente del 30%”.

Passiamo alle orticole.

“Per quanto concerne le cipolle, oltre ai minori quantitativi prodotti, si è dovuto fare i conti con la batteriosi. Il prezzo, che nel 2018 oscillava tra i 24 e i 27 centesimi al chilo, è ancora da definire, ma si annuncia anch’esso in ribasso”.

E le patate?

“Anche la loro produzione registra una flessione, così come il prezzo, che però non sembra essere di molto inferiore a quello della scorsa annata”.

Infine i pomodori, con “una fortissima flessione, intorno al 30-40% dei quantitativi prodotti. Una delle poche note positive è legata al suo prezzo al quintale, che si annuncia pari a 82 euro, a fronte dei circa 78 euro del 2018”.

Il foraggio, invece, come sta andando?

“Il primo taglio dell’erba medica si è rivelato abbastanza produttivo, mentre la produzione da seme della stessa registra un importante flessione. Il prezzo sembrerebbe in lieve aumento rispetto al 2018”.

Un cenno alle bietole da seme?

“Produzione in calo anche in questo caso”. Infine la frutta… “Anche qui non sono mancati i problemi, soprattutto per la presenza della cimice asiatica,insetto che ha attaccato, per fortuna solo in parte, peschi, peri e kiwi arrecando, in diversi casi, danni irreparabili”.

Insomma, un calo della produzione che sembra non aver risparmiato la maggior parte delle colture.

“A mio avviso la causa di questa diminuzione a livello di quantitativi è da imputare alle piogge che hanno contraddistinto buona parte dello scorso mese di maggio. Purtroppo, quella che va archiviandosi, è una delle peggiori, se non la più negativa, dell’ultimo decennio”.

Luigi Scardovi