L’Albo regionale delle Imprese forestali

Uno strumento importante per lo sviluppo sostenibile della filiera forestale

Cosa fa la Regione

Operai forestali all'imposto. Foto Stefano BassiLa Regione, dopo essersi confrontata con i principali operatori pubblici e privati del settore, ha approvato la direttiva che disciplina la tenuta dell’Albo regionale delle Imprese forestali, fissando i requisiti (pdf, 328.9 KB) che le Imprese devono possedere per potersi iscrivere unitamente agli obblighi formativi.

L’Albo è stato istituito in adempimento a quanto previsto dalla normativa di settore vigente ed ha tra gli obiettivi principali:

  • promuovere e migliorare l’aggiornamento tecnologico delle imprese forestali per favorire la qualificazione e l’aggiornamento professionale degli operatori forestali e delle loro Imprese, con particolare attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • incentivare la tracciabilità e la trasparenza del mercato del legname e dei prodotti della foresta, in applicazione dei regolamenti UE (FLEGT, EUTR);
  • sostenere lo sviluppo di impianti e filiere forestali per lo sviluppo di prodotti nei settori della bioeconomia.

Dopo la prima approvazione,  l’elenco delle Imprese aventi i requisiti per l’iscrizione all’Albo (doc, 997.0 KB) è stato e sarà periodicamente aggiornato ed integrato, a seguito della presentazione di nuove richieste di iscrizione e di sospensione o cancellazione di Imprese già iscritte.

Per iscriversi nelle varie categorie le Imprese devono inviare al Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna, debitamente compilata, la modulistica approvata (vedi la sezione dedicata “Moduli” a fondo pagina), preferibilmente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it o per posta ordinaria.

Tutte le domande di nuova iscrizione devono essere corredate da marca da bollo da Euro 16,00, opportunamente annullata se fatta pervenire in forma cartacea o, se trasmessa via pec, accompagnata dall’ apposito modulo (doc, 180.5 KB) attestante il pagamento dell’imposta di bollo con contrassegno telematico.

L’iscrizione all’Albo è condizione necessaria per:

  • presentare domande di autorizzazione o comunicazioni di taglio boschivo per utilizzazioni di tipo commerciale e per eseguire servizi e lavori forestali su aree in possesso di privati;
  • ottenere in gestione aree silvo-pastorali di proprietà pubblica (solo per le categorie B e C);
  • eseguire servizi e lavori forestali affidati da amministrazioni pubbliche (solo la categoria B).

I Consorzi di Imprese, anche se non sono iscritti all’Albo, possono partecipare alle gare indette dalle Amministrazioni pubbliche per la realizzazione di interventi forestali: devono però indicare, al momento della presentazione dell’offerta, quale sarà l’Impresa associata che eseguirà le attività.

L’iscrizione all’Albo non è richiesta:

  • per le utilizzazioni effettuate dagli aventi diritto nei terreni soggetti ad uso civico nell’esercizio del proprio diritto di legnatico;
  • per le cure colturali e gli interventi di miglioramento nei castagneti da frutto;
  • per tagli di auto consumo (fino a 250 quintali e comunque nel limite massimo di 5.000 metri quadrati l’anno) e per interventi minuti di manutenzione forestale effettuati nell’ambito familiare dai proprietari o dai possessori delle superfici boscate;
  • per la raccolta del legname trasportato o depositato naturalmente in aree demaniali;
  • per la presentazione di richieste di autorizzazione o di comunicazioni con le modalità previste dagli articoli 4 e 5 del Regolamento forestale regionale (ex PMPF), effettuate direttamente dagli imprenditori agricoli per utilizzazioni anche di tipo commerciale su terreni boscati in gestione alla propria azienda.

A chi rivolgersi

Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna
Regione Emilia-Romagna
Viale della Fiera 8, 40127 Bologna
tel. 051.527.6080/6094 fax 051.527.6957
(indicazioni stradali su Google maps)
e-mail: segrprn@regione.emilia-romagna.it
e-mail certificata: segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it

Paolo Mordini: tel. 051.527.6815
e-mail: paolo.mordini@regione.emilia-romagna.it

per informazioni sulla formazione professionale:

Gabriele Locatelli: tel. 0543/970055
e-mail: gabriele.locatelli@regione.emilia-romagna.it

Per approfondire

Norme e atti

Moduli

Link utili

Contoterzisti di Ravenna in assemblea

Assemblea Apimai 2018

Apimai è tra le prime tre associazioni di agro-meccanici d’Italia per servizi offerti e numero di soci

RAVENNA – Si è svolta sabato 15 dicembre a Fossa Ghiaia (Ravenna) l’assemblea ordinaria dell’associazione Apimai, dal 1945 accanto ad agromeccanici e agricoltori della provincia con servizi tecnici e amministrativi. “Oggi l’Apimai è tra le prime tre associazioni di contoterzisti in Italia, per numero e dimensione delle aziende socie, livello di meccanizzazione agricola e completezza dei servizi offerti”, ha detto il direttore di Apimai Roberto Scozzoli, ricordando i permessi di circolazione rilasciato ogni anno, più di 1500, le pratiche per la Pac e per il carburante agricolo, lo studio dei bilanci dei soci, i corsi sulla nuova fatturazione elettronica e le consulenze agronomiche e negli acquisti di attrezzature. “Quando ci sono dei problemi siamo pronti a scendere in campo, anche per ottenere il riconoscimento di eventuali danni causati dal maltempo e tutelare gli interessi agronomici delle imprese”.

Il presidente del Consorzio Apimai Servizi Roberto Fantoni ha, quindi, invitato tutti i soci, in sala erano un centinaio, a restare uniti, “perché è l’unico modo per districarsi tra le problematiche di tutti i giorni, a partire dalla burocrazia, e per valorizzare il lavoro che svolgiamo in azienda”. Nel suo intervento, il presidente Apimai Roberto Tamburini ha ricordato come “la politica stenta a capire l’importanza dei terzisti, dando invece più importanza alle macchine e ai costruttori. Ma alla base c’è chi deve portare in campo le nuove tecnologie e farle funzionare”. Il vice presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Uncai Clevio Demicheli ha sottolineato come l’incapacità della politica di mettere a fuoco le vere necessità dell’agricoltura abbia come conseguenza che “anno dopo anno tutto si fa più complicato e non si sa più neppure cosa coltivare per portare reddito alle aziende.” Il presidente di Uncai nazionale Aproniano Tassinari ha quindi aggiunto che “per affrontare il cambiamento industriale in atto in agricoltura occorre prima di tutto che la politica capisca chi veramente ha la possibilità, la disponibilità economica e la competenza per gestire il cambiamento. E a la risposta è chiara, i giovani contoterzisti”.

Maurizio Foschini, Massimo Masetti e Giordano Gori del Consorzio agrario di Ravenna hanno ricordato il percorso fatto insieme ai contoterzisti, in 120 anni di storia del Consorzio. “I contoterzisti sono imprenditori che investano in innovazione e tecnologie, fanno economia di scala”. Alfredo Bernard ha presentato Syngenta, multinazionale della protezione delle piante da molti anni vicina ad Apimai e ai contoterzisti. Infine Gabriele Baldazzi ed Emanuele Paganelli hanno presentato le novità delle macchine da raccolta e dei trattori di New Holland Italia, che come Fiat trattori festeggia le 100 candeline.

Corsi di formazione e aggiornamento

L’Associazione A.P.I.M.A.I. ha organizzato i corsi di formazione e aggiornamento riguardanti il Primo soccorso, Antincendio e Patentini dei mezzi agricoli.
Le date stabilite sono le seguenti:
  • PRIMO SOCCORSO – 07 DICEMBRE 2018
  • ANTINCENDIO – 27 NOVEMBRE 2018
  • PATENTINI – 21 NOVEMBRE 2018
Chiunque fosse interessato è pregato di rivolgersi presso i nostri uffici.

Le terre all’asta in Emilia Romagna

Fino al 2 dicembre è possibile presentare la manifestazione d’interesse per il secondo lotto dei terreni di proprietà pubblica in vendita sulla Banca nazionale delle terre agricole istituita presso l’Ismea dalla legge n. 154 del 28 luglio 2016.

L’accesso alla banca nazionale delle terre agricole è gratuito attraverso il sito (www.ismea.it). Sull’applicativo dedicato è possibile visualizzare tutti terreni in vendita, consultare le principali informazioni (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, ecc.) e presentare direttamente la manifestazione di interesse all’acquisto per uno o più lotti. Coloro che presenteranno una manifestazione di interesse alla data del 2 dicembre 2018 saranno successivamente invitati a partecipare all’asta pubblica per l’aggiudicazione dei terreni.

Qui di seguito le schede dei terreni in vendita in Emilia Romagna presso la BANCA DELLE TERRE ISMEA.

Sconti su veicoli FCA per i Soci

Accordo UNCAI – FCA per l’acquisto di autovetture in convenzione dei marchi Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Jeep e Fiat Professional

L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici ed Industriali – UNCAI ha stipulato, in data 1 ottobre, una convenzione per l’acquisto di autovetture con il Gruppo FCA, comprendente i marchi: Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Jeep e Fiat Professional. La convenzione prevede un importante quadro sconti per tutte le imprese associate attraverso ad Apimia Ravenna anche a UNCAI.

Per usufruire degli sconti la persona interessata dovrà, all’atto della prenotazione del veicolo (firma contratto), consegnare lettera in originale di UNCAI comprovante l’associazione. Inoltre occorre essere in possesso di Partita I.V.A. attiva. L’iniziativa commerciale a favore degli imprenditori associati a UNCAI non è cumulabile con altre promozioni.

L’accordo scadrà il prossimo gennaio ma UNCAI è già al lavoro affinché sia rinnovato per il prossimo anno. Con la convenzione UNCAI si impegna a sviluppare, in collaborazione con FCA Italy, iniziative rivolte agli iscritti.

PER IL DETTAGLIO DEGLI SCONTI SUI DIVERSI MODELLI DI VEICOLI RIVOLGERSI AD APIMAI

Mother Regulation, facciamo chiarezza

Per capire cos’è la Mother Regulation, proponiamo un articolo di Pietro Piccarolo, vice presidente dell’Accademia dei Georgofili e presidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Già ordinario di meccanica agraria alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino.

MOTHER REGULATION (MR): regolamento della UE per armonizzare l’omologazione delle macchine agricole

di Pietro Piccarolo

Da sinistra Pietro Piccarolo e Giampiero Maracchi nella Sala dei Leoni dell’Accademia dei Georgofili

Si tratta del Regolamento Ue 167/2013, divenuto attuativo dal 1° gennaio 2018, per il quale, a partire da quest’anno, sono ammesse solo le immatricolazioni dei trattori a ruote e a cingoli, dei rimorchi e delle attrezzature intercambiabili, che rispettino il MR. Il Regolamento infatti definisce specifiche norme e requisiti in termini di: prescrizioni costruttive e prestazionali. di dimensione, di massa massima a pieno carico e rimorchiabile, di velocità di avanzamento, di frenatura e di emissioni; oltre che prescrizioni amministrative. Nel 2018 inoltre, MR interverrà anche per stabilire la riduzione delle emissioni sonore e delle emissioni gassose, in particolare del particolato (PM). Per queste ultime viene fissato l’obbligo di adozione dello Stage V (l’equivalente degli EURO per le auto) a partire dal 1° gennaio del 2021 e del 2022 a seconda della potenza del motore. Il Regolamento inoltre va a integrare, sia le disposizioni del Codice della strada, sia quelle delle Circolari del Mit in materia di norme costruttive e comportamentali per la circolazione stradale.

Lo scopo è quello di armonizzare l’omologazione di queste macchine e di aumentarne la sicurezza di impiego, a livello europeo, sia per gli operatori, sia per l’ambiente. Si tratta di un grosso cambiamento che comporterà non poche difficoltà per i soggetti attuatori e che si tradurrà, come già sta avvenendo, in un aumento dei costi delle macchine agricole. L’applicazione della normativa sulle emissioni e sulla rumorosità dei motori richiede infatti dei costi di progettazione e di industrializzazione non indifferenti. Federunacoma stima che la MR e la normativa sulle emissioni inquinanti, nel periodo 2015-2021, produrranno un aumento dei costi del 40%. Questo si ripercuoterà negativamente sulle imprese agricole del nostro Paese, in prevalenza caratterizzate dalla ridotta dimensione aziendale che ne limita la capacità di investimento. Per contro, anche l’industria meccanica del settore, oltre dovere sostenere gli oneri finanziari, incontrerà non poche difficoltà teconologico-costruttive di adeguamento, in quanto orientata nella produzione di trattori di bassa e media potenza, oltre che di particolari tipologie, come quella dei trattori stretti per vigneto. Il forte incremento delle immatricolazioni di trattori nel 2017 rispetto al 2016, 22705 immatricolazioni contro 18341 (incremento del 24% circa), è in larga misura dovuto all’adozione di politiche di marketing specifiche per promuovere le vendite, prima dell’entrata in vigore del Regolamento, degli stock già prodotti.

È auspicabile che l’innovazione introdotta dalla nuova normativa trovi, a livello europeo, nazionale e regionale (PSR), adeguate politiche di incentivazione in modo da non penalizzare il mondo agricolo e quello dei costruttori di macchine agricole.

L’articolo originale sul sito dei Georgofili a questo LINK

APPROFONDIMENTO

Leggi anche l’articolo Mother Regulation e Rimorchi agricoli

Gasolio agricolo: i servizi Apimai

Operazioni di verifica e assegnazione del carburante agricolo agevolato più agevoli grazie alla convenzione tra il CAA di Apimai e Regione

Il carburante agricolo è una delle principali agevolazioni per il comparto agromeccanico, prevedendo una significativa riduzione del costo del gasolio, alleggerito dalla quasi totalità delle accise. Senza gasolio agricolo le tariffe delle lavorazioni sarebbero meno accessibili per il comparto agricolo e, di conseguenza il prezzo di produzione diventerebbe insostenibile.

Grazie a una convenzione con la Regione, i CAA gestiscono le operazioni di verifica e assegnazione, rendendo la pratica di assegnazione più veloce, senza doversi recare negli uffici regionali.

Ricordiamo le procedure Uma per l’assegnazione del gasolio agevolato in agricoltura. Il D.M. n. 454 del 14 dicembre 2001 stabilisce che l’agevolazione fiscale per l’acquisto di prodotti pertroliferi spetta a:

  1. esercenti attività agricole, iscritti nel registro delle imprese e nell’Anagrafe delle aziende agricole di cui al D.P.R. n. 503 del 1° dicembre 1999
  2. cooperative, iscritte nel Registro delle imprese, costituite tra i soggetti di cui al paragrafo precedente
  3. aziende agricole delle istituzioni pubbliche
  4. consorzi di bonifica e irrigazione
  5. imprese agromeccaniche iscritte nel Registro delle imprese.

L’agevolazione è ammessa per i soli terreni agricoli i cui dati catastali e la relativa forma di conduzione risultino dichiarati nel fascicolo aziendale in Anagrafe agricola. Ciò significa che il contoterzista può utilizzare il carburante agevolato solo per quelle lavorazioni che avrebbero generato assegnazione all’agricoltore, se questo non le avesse affidate a terzi. L’agromeccanico può, dunque, richiedere carburante agricolo solo per operazioni colturali su terreni di agricoltori iscritti nel registro delle imprese e nell’Anagrafe delle aziende agricole. Inoltre deve verificare che il fondo oggetto dell’intervento sia correttamente dichiarato nel fascicolo aziendale dell’agricoltore. A tale scopo il contoterzista potrà richiedere al CAA di verificare tale dato sull’apposita applicazione presente nell’applicativo Uma.

Iscrizione al registro Uma

A tale registro devono essere iscritte tutte le aziende che intendano accedere alle suddette agevolazioni. Tale operazione può essere effettuata esclusivamente presso gli appositi uffici provinciali della Regione. Sempre in questo registro devono essere iscritte tutte le macchine agricole e le relative attrezzature in uso dall’azienda per le quali la stessa intenda avere assegnazione di carburante agevolato.
Dal 2018 tali operazioni, comprese anche le operazioni di “scarico macchine”, potranno essere effettuate presentando la documentazione necessaria al proprio CAA di fiducia (mandatario).È pertanto molto importante mantenere aggiornato e completo tale registro in quanto i dati in esso contenuto condizionano l’assegnazione di carburante effettuata, assegnazione che se non corretta potrà dar luogo ad un indebito utilizzo di carburante agevolato con relative sanzioni.

L’assegnazione di carburante

L’assegnazione di carburante agevolato è effettuata in maniera differente a seconda dalla tipologia di beneficiario che ne fa richiesta. Tutte le richieste di carburante potranno essere fatte a partire dal 2018 presso la sede del CAA ove si ha conferito mandato. Gli uffici regionali resteranno a disposizione per un’attività marginale messa a disposizione a coloro che non vogliano recarsi presso gli uffici CAA.

Per quanto riguarda le AZIENDE AGRICOLE, l’assegnazione di carburante viene fatta in base ai terreni e alle macchine inserite a fascicolo; il beneficiario dovrà dichiarare quali lavorazioni effettuerà sui fondi da lui condotti (inseriti su anagrafe aziendale), tali lavori genereranno un’assegnazione che comunque non potrà superare il quantitativo massimo stabilito ad ettaro. Potranno essere oggetto di assegnazione anche le lavorazioni straordinarie (es. scasso dei vigneti, livellamenti, ecc…) previa comunicazione ai competenti uffici regionali. È prevista anche un’assegnazione in acconto.

Per quanto riguarda i CONTOTERZISTI AGROMECCANICI l’assegnazione di carburante agricolo è determinata entro il limite del quantitativo assegnato nell’anno precedente, comprese le assegnazioni supplementari. Nel caso l’impresa o la ditta inizi a operare nell’anno, in mancanza del parametro di riferimento costituito dall’assegnazione dell’anno precedente, l’assegnazione è autorizzata con riferimento alle previsioni di lavorazioni relative a un periodo ritenuto congruo dal competente Ufficio, nonché alle macchine da utilizzare.

La dichiarazione dei consumi di gasolio

Indipendentemente dal tipo di domanda, entro il 30 giugno di ogni anno, tutti i soggetti che hanno beneficiato di carburanti agricoli agevolati nell’anno precedente sono tenuti a presentare la dichiarazione dei consumi del carburante agricolo assegnato nell’anno precedente e delle rimanenze. Si precisa che tali rimanenze sono riferite al 31/12 dell’anno relativo alla verifica. La dichiarazione deve inoltre indicare quantitativi di carburanti consumati suddivisi per tipologia di uso (conto proprio, conto terzi e per riscaldamento delle serre) e per tipologia di carburante agricolo (gasolio, benzina) oltre alle lavorazioni eseguite da terzi a proprio favore.

L’operazione è più complessa per le aziende che hanno un’assegnazione per CONTO TERZI. Queste devono inoltre allegare:

  1. elenco nominativo degli esercenti imprese agricole in favore delle quali sono state eseguite le lavorazioni (scheda B) indicando per ciascun soggetto i lavori complessivi eseguiti per ciascun tipo di coltura ed i relativi quantitativi di prodotti consumati (denominazione e CUAA dell’azienda, comune di ubicazione, n. REA Camera di Commercio, coltura interessata dalla lavorazione, lavorazione eseguita, ettari, consumo, n. fattura). In alternativa si possono presentare le schede clienti (scheda A) debitamente compilate. Si ricorda che è obbligo per tutti gli utilizzatori di carburante agricolo per attività agromeccanica compilare le suddette schede A (una per cliente e per provincia) nelle quali devono essere indicate, entro 5 giorni dal termine dei lavori (art. 6, comma 4, DM 454/2001), le lavorazioni complessive eseguite per ciascuna coltura ed i relativi quantitativi di prodotti consumati in ciascuna azienda agricola, con relativa specificazione dei nominativi degli esercenti attività agricole per conto dei quali le lavorazioni sono state effettuate, gli estremi di iscrizione nel registro delle imprese, l’estensione delle superfici su cui sono intervenuti e l’estensione e l’ubicazione delle relative aziende.
  2. Copia delle fatture relative ai lavori eseguiti con l’indicazione dei destinatari delle prestazioni. Per le fatture non ancora emesse, possono presentare un’autodichiarazione nella quale si impegnano a presentare, non appena emesse, copia delle fatture relative. Si precisa che tutte le fatture devono indicare la coltura interessata dalla lavorazione, descrizione della lavorazione eseguita, ettari oppure ore di lavorazione.

I servizi del CAA Apimai

Queste operazioni possono essere fatte interamente dall’ufficio CAA che si occuperà di raccogliere le fatture e i modelli richiesti, di inserire le varie lavorazioni effettuate sull’apposito applicativo, emettere il documento di verifica e concludere l’assegnazione di carburante. Tutta la documentazione dovrà essere archiviata dal CAA sotto la sua responsabilità.
I sistemi di controllo (incrocio del 100% dei dati inseriti con i dati di fascicolo dei committenti, controllo delle attrezzature caricate, ecc…) sono dunque garantiti agli agromeccanici dai servizi dei CAA.

In 450 alla Giornata del Contoterzismo 2018

Agromeccanici da tutta Italia hanno “invaso” lo stabilimento AGCO di Breganze per chiedere che la politica non li lasci indietro:“Per rinnovarsi l’agricoltura ha fame di contoterzismo sano

Un successo oltre ogni aspettativa. Martedì 16 gennaio, in occasione della GIORNATA DEL CONTOTERZISMO 2018, lo stabilimento AGCO di Breganze (Vicenza) è stato invaso da oltre 450 contoterzisti di tutta Italia. Dalla provincia di Ravenna sono partiti una quarantina di agromeccanici, guidati dal presidente di Apimai Roberto Tamburini e dal direttore Roberto Scozzoli, oltre che dal presidente del Consorzio Apimai Servizi Roberto Fantoni. “È stato un momento di aggregazione molto importante – ha spiegato Tamburini, anche Consigliere di Uncai, l’associazione nazionale di categoria –, la categoria si è sentita unita e determinante per l’agricoltura dell’Italia. Manca solo un netto riconoscimento delle istituzioni che deve andare oltre le possibilità di investimento in nuove tecnologie 4.0 reso possibile dagli iper ammortamenti, ma che dovrebbe concretizzarsi in una legge sull’attività agromeccanica”.

All’appuntamento sono intervenuti il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, l’assessore all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan, Fabrizio Mazzetto (Libera Università di Bolzano – Accademia dei Georgofili) con una Lectio Magistralis sull’agricoltura 4.0, Pietro Pezzolla (Università di Brescia – Osservatorio Smart AgriFood), Marco Rampazzo (Fuse Specialist AGCO), Gino Mainardi (Responsabile ricerca COBO), Mario Bolognesi (relatore di un accordo tra Q8, Confagricoltura, UniCredit e Uncai sulla fornitura di gasolio e carburanti a condizioni vantaggiose), Leandro Zanni (Agrogest) e Giuseppe Talarico (COBO). A fare gli onori di casa il direttore di AGCO Italia Marco Mazzaferri. Presenti anche i vertici di Confagricoltura Veneto, con Paolo Ferrarese (presidente Confagricoltura Verona), Enrico Pizzolo (presidente di Vicenza) e il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi.

“In ragione del cambiamento in corso nel settore, il contoterzismo si sta sviluppando ancora più rispetto al passato, proponendosi come una soluzione sostenibile per un’agricoltura che, per essere competitiva e biologica, si deve avvalere di speciali sistemi tecnici di precisione e digitali”, ha affermato Aproniano Tassinari: “per ciascuno di questi obiettivi l’imprenditore agromeccanico è un partner essenziale. La collaborazione con Confagricoltura nasce per favorire uno sviluppo virtuoso del comparto. Gli agromeccanici chiedono però di essere riconosciuti per lo sforzo che fanno per stare accanto agli agricoltori con servizi sempre più specializzati ed evoluti. Senza togliere nulla agli agricoltori, è essenziale arrivare a un riconoscimento della categoria attraverso un sostegno del tutto diverso dai Psr”.

“Negli ultimi dieci anni le ore lavoro affidate ai contoterzisti sono raddoppiate”, ha quindi osservato Franco Postorino, ad avviso del quale “per una agricoltura che non vuole dipendere da sostegni esterni, ma dalle capacità imprenditoriali degli agricoltori e dalla qualità del lavoro svolto, la collaborazione con i contoterzisti è necessaria. Gli agromeccanici sono una componente economica importante del settore agricolo e una leva per portare innovazione e competitività nel settore”. L’assessore Giuseppe Pan ha poi sottolineato la necessità che si lavori, “insieme a UNCAI a una legge che riconosca l’attività svolta dai contoterzisti per una piena identificazione della categoria e del loro ruolo nel garantire lavorazioni dalla qualità certificata”.

I successivi interventi si sono concentrati su soluzioni di agricoltura di precisione con importanti rilievi di Fabrizio Mazzetto, di Pietro Pezzolla, di Cobo e di Agco sulle tecnologie che possono essere iperammortizzate al 150%, in funzione della trasformazione 4.0 dell’agricoltura.

L’ assemblea Apimai Ravenna 2017

I servizi dell’associazione sono anche in Rete: presentato ai Soci il sito internet Apimai e Roberto Fantoni è il nuovo presidente del Consorzio

RAVENNA – Un sito internet per i contoterzisti di Ravenna e un nuovo presidente per il Consorzio Apimai. Sono le novità annunciate sabato all’assemblea annuale dell’associazione dei contoterzisti Apimai di Ravenna. Novità che confermano i contoterzisti quale forza animata da un profondo spirito di servizio.

Dopo la presentazione del sito, orientato ai servizi tecnici, amministrativi e fiscali offerti, con una vetrina di mezzi e attrezzature in vendita, ha preso la parola il presidente di Apimai Roberto Tamburini che ha invitato gli agromeccanici a costruirsi da sé il proprio futuro perché le riposte delle istituzioni sono poche e difficilmente attuabili, riferendosi agli iper ammortamenti al 150% dei macchinari agricoli legati alla agricoltura 4.0. Il nuovo presidente del Consorzio Apimai Roberto Fantoni ha quindi sottolineato come il servizio del Centro di Assistenza Agricola UNICAA sia stato ampliato alle aziende agricole, non solo a quelle agromeccaniche “perché quasi tutti i contoterzisti di Ravenna associano un’azienda agricola”.

Nel ribadire la necessità di un salto in avanti tecnologico dell’agricoltura, il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha evidenziato come “all’evoluzione del settore fa da contraltare una dilagante ignoranza degli attori politici. Si parla di innovazione senza dare agli imprenditori la reale possibilità di avvantaggiarsene. Occorrono ministri che sappiano parlare di agricoltura come lo furono Giovanni Marcora e Paolo De Castro. UNCAI lavora da quattro anni con Confagricoltura anche per questo, perché il ministero dell’agricoltura non sia considerato e percepito come un dicastero minore”.

Al termine dell’incontro è intervenuto Clevio Demicheli, vicepresidente UNCAI e presidente dei contoterzisti di Cremona: “Sempre più aziende agricole riconoscono nel contoterzismo l’unica possibilità per mettere in campo le innovazioni dell’agricoltura di precisione. Più difficile è convincere la politica. Dopo lunghe discussioni, il ministero delle politiche agricole ha riconosciuto la centralità degli agromeccanici. Sono seguiti gli iper ammortamenti del MiSe. Una grande opportunità resa zoppa dai tecnocrati e dall’incapacità di tradurre idee e progetti in regole chiare e accessibili”.

GLI ALTRI INTERVENTI

Oltre al presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, al vice Clevio Demicheli e al presidente di APIMAI Ravenna Roberto Tamburini, sono intervenuto Roberto Scozzoli (direttore di Apimai), Stefano Francia, (presidente di Condifesa e vice presidente Cia Ravenna), Danilo Verlicchi (direttore di Confagricoltura Ravenna), Marco Miserocchi (direttore di Topcon Italia) e manager di Reni Macchine, Orma e Fendt.

“Il sito internet – ha detto il direttore Roberto Scozzoli – è una vetrina dell’agricoltura italiana e del territorio. Permette di vendere e acquistare attrezzature, sementi certificate, concimi e mezzi tecnici e di conoscere i servizi dell’associazione, dalle immatricolazioni ai permessi di circolazione, dalla richiesta di gasolio agevolato, alla Pac, ai bandi regionali”.

Danilo Verlicchi, direttore di Confagricoltura Ravenna: “Le aziende agricole della Romagna sono molto differenziate, per questo non è possibile introdurre i macchinari dell’agricoltura di precisione in tutte le lavorazioni. È però possibile ovviare a questo limite attraverso un serio discorso aggregativo e programmando i prodotti e la loro immissione sul mercato. La differenziazione delle aziende agricole è soprattutto una ricchezza. Rispetto agli altri Paesi d’Europa, l’Italia può permettersi una pluralità di colture altrove impensabile. Per questo il prezzo dei nostri terreni, il nostro capitale, arriva a 50-70.000 euro all’ettaro, mentre altrove è un terzo o un quarto. Abbiamo il vantaggio di poter ottenere in campo tante varietà di prodotti. Occorre però migliorare. Abbiamo più di 1 milione di aziende piccole e frammentate, con agricoltori che immobilizzano capitali in macchinari sottoutilizzati. Occorre programmare gli investimenti in modo serio, anche con i contoterzisti, e lavorare in squadra”.

Stefano Francia, presidente di Condifesa e vice presidente Cia Ravenna: “Abbiamo una delle agricolture più ricche e specializzate del mondo. Senza contoterzisti che ci propongano servizi di precisione sarebbe più difficile per l’agricoltore essere competitivo sul mercato. Per questo il connubio tra le due categorie deve essere ancora più stretto”.

Aproniano Tassinari, “Il mondo agricolo deve alzare la voce. Quattro anni fa UNCAI ha stretto un accordo con Confagricoltura, l’associazione di agricoltori più vicina al contoterzismo e pronta a riconoscerne il valore. Anche quando presiedevo UNIMA proposi di fare squadra con la categoria degli agricoltori. Fui contestato dall’interno. Oggi ho la soddisfazione che le stesse persone che allora mi accusarono hanno cambiato idea e hanno stretto un rapporto di collaborazione con i Coldiretti. Nel frattempo, a partire dal 2013, con Confagricoltura, abbiamo avviato importanti collaborazioni prima in Umbria poi in Puglia. Stiamo lavorando per aprire sedi anche in Campagna e Sicilia. Tra UNCAI e Confagricoltura si è creato un gruppo di lavoro forte, finalizzato a sensibilizzare le istituzioni alle necessità di una agricoltura che deve potersi rinnovare e ad avvicinare l’offerta di servizi dei contoterzisti ai bisogni delle aziende agricole per raggiungere risultati economici migliori”.

Sì al glifosato per altri 5 anni

Via libera Ue, decisiva la Germania: Gli Stati hanno autorizzato l’uso del contestato erbicida, il più diffuso in agricoltura. Tassinari: “Un punto a favore della politica che ha avuto la forza di seguire la scienza e non le fake news

Lo stop al glifosato poteva essere l’ultimo dei casi dove l’opinione scavalca la scienza, dove le conclusioni scientifiche raccolte da istituzioni comunitarie come l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), l’Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche), l’agenzia tedesca per la sicurezza Bfr e la Società Italiana per la Ricerca sulla Flora Infestante (SIRFI) non vengono prese in considerazione, anzi messe in discussione. “Rinnovando l’uso del glifosato per altri cinque anni è stato raggiunto un buon compromesso tra le evidenze scientifiche e la sensibilità dell’opinione pubblica, purtroppo lasciata alla mercé del business della paura e del sospetto oltre che delle fake news. Dal 2015 la campagna ambientalista si è battuta con ogni mezzo. Per la parte onesta di società civile coinvolta nella discussione si è trattato di un’importante battaglia per l’ambiente e per la salute. Per gli agricoltori e l’agricoltura un rischio per la qualità del loro lavoro. Il rinnovo per cinque anni rende tuttavia prioritario definire delle alternative concrete all’uso del glifosato. Per questo sono fondamentali sinergie e collaborazioni all’interno del mondo agricolo, della ricerca e dell’industria”, interviene il presidente Uncai Aproniano Tassinari.

Il clima creatosi attorno al dibattito ha lasciato pochi margini decisionali alla classe politica, che ha tuttavia avuto la forza di decidere per il rinnovo almeno di cinque anni. Il contraccolpo economico per gli agricoltori non sarebbe stato indifferente. Inoltre la molecola viene usata nell’agricoltura conservativa ed è utile per contrastare l’erosione del suolo e aumentare la materia organica. “Le alternative biologiche richiedono una esperienza consolidata e non offrono al momento le medesime garanzie. Sarebbero stati necessari più diserbi chimici e meccanici rispetto al passato, con un aumento medio dei costi di lavorazione del suolo anche per l’uso di nuove sostanze meno economiche. In questa fase di transizione e di ricerca di soluzioni alternative e ugualmente efficaci, i contoterzisti UNCAI non faranno mancare la propria professionalità alle aziende agricole di ogni dimensione, attrezzandosi con le migliori soluzioni presenti sul mercato”, conclude Tassinari.